CARO TIZ…

Digressione

Caro Tiz,domenica  20  gennaio,  a  quasi  10  mesi  dalla  tua  scomparsa,  ci siamo ritrovati  per  ricordarti,  per  rendere  omaggio  ad  un  amico come eri tu…Amos, con l’aiuto di  Massimo, Renato,  Bruna ed altri  ragazzi,  ha organizzato il primo memorial in ricordo del fratello scomparso, una gara di slalom che ha visto alla partenza oltre 80 persone. Un numero davvero importante che rappresenta la forza del legame che univa tutti a Tiziano.Alla partenza c’erano amici di tutte le età e capacità agonistiche,dai bambini ai pionieri. Lo scopo non era quello che si trovava allafine della discesa, ma cosa si provava durante la discesa. Non erainfatti il podio o la coppa quello che interessava di più, ma il fatto dessere  lì,  di  essere  presenti.  Lui  infatti,  senza  pensarci,  sarebbestato lì per ognuno di noi..La giornata è stata un forte momento di ritrovo per tutti e ci siamostretti come una famiglia con il pensiero sempre rivolto a Tizianononostante siano già passati tutti questi mesi, la sua mancanza èinfatti ancora difficile da colmare.. E’ soprattutto in questi momentiche il suo ricordo ancora fresco viene a galla ma insieme è più facilefarsi  forza  e  coraggio,  a  volte  basta  veramente  poco,  gesti  cheognuno  di  noi  ha  dentro  e  deve  solo  dimostrare,  una  stretta  dimano, una parola, un sorriso o una pacca sulla spalla come per dire“conta su di me..” Il pomeriggio è poi proseguito con le premiazioni al Doss del Sabion che  hanno  visto  la  consegna  delle  coppe  ai  vari  vincitori  delle numerose  categorie  presenti,  maschili  e  femminili,  per  poi concludersi con un’estrazione di premi. Lo speaker Luis, prima di iniziare, ha ricordato Tiziano come l’amico con il  sorriso stampato sul  viso,  con la  battuta sempre pronta e soprattutto la persona che non era mai arrabbiata o teneva il muso a qualcuno, non c’era invidia nei suoi modi di fare e la sincerità e la spontaneità erano tra le sue caratteristiche più apprezzate.Con una forte e capibile emozione poi c’è stato anche un toccantericordo  da  parte  di  Amos  che  ha  ringraziato  di  cuore  tutti  ipartecipanti  e quanti  hanno collaborato per la realizzazione dellariuscitissima  giornata.  Il  lavoro  “dietro  alle  quinte”  è  stato sicuramente  grande  e  il  contributo  di  tutti  indispensabile,  ma quando di fondo ci sono l’amore e l’amicizia nulla è impossibile.

A nome di tutti gli amici: Flavia Sartori

TIZ

Digressione

Con  questo  articolo  la  Banda  Comunale  di  Caderzone  vuole ricordare  con  affetto  e  con  un  sorriso  Tiziano,  un  nostro  amico bandista tragicamente scomparso lo scorso 27 marzo, componente la banda ancora dalla rifondazione del 1991, membro del direttivo e musicista impegnato. A distanza di più di un mese, l’incredulità di quanto successo, non ci ha ancora abbandonato. La domanda PERCHE’ LUI? non credo troverà mai una risposta.Il vuoto che ci ha lasciato forse pian piano, ci aiuterà a colmarlo la fede  ed  alla  tristezza  si  sostituirà  la  forza  di  continuare  la  vita pensando che adesso si trova in un posto stupendo.La  scorsa  Pasqua,  tutti  noi  bandisti,  il  presidente  ed  il  maestro,abbiamo  voluto  dedicare  l’intero  concerto  a  Tiziano  ed  alla  sua famiglia. Nel  nostro  piccolo,  abbiamo  voluto  rendergli  omaggio  ed accompagnarlo  con  le  note  in  quel  cielo  dove un  giorno  tutti  ci riuniremo. Il momento poi forse più emozionante di tutta la serata è stata la conclusione  del  concerto  con  il  brano  MORRICONE’S  MELODY,sinfonia di grande impatto emotivo che termina dolcissimo, in modo soffuso  e  quasi  interrogativo  sull’ultimo  accordo  proprio  a sottolineare  ancora  l’incredulità  di  quanto  successo.  In  esso primeggiano con un canto assolo i sax ed è per questo che Amos,l’ha voluta dedicare personalmente al fratello scomparso. La vita ci ha riservato una dura prova da superare ma è in questi momenti che l’unione e l’amicizia che ci lega ci aiuterà a superarla.Infatti  quella  sera  la  sala  era  gremita  di  persone,  in  ascolto silenzioso  e  commosso,  ma  nonostante  il  numero  sembrava  di essere in famiglia. Chiunque  abbia  conosciuto  Tiziano,  avrebbe  mille  episodi  da raccontare : chi  può dimenticare e a chi  non mancheranno le sue risate così spontanee, inaspettate ma soprattutto contagiose? Oppure le sue battute rivolte a qualcuno che magari vedeva un po’triste o bisognoso di una parola in più : questo infatti era un suo grande dono, sapeva farti sentire importante e parte di un mondo anche quando tutto sembrava andare storto. E pare quasi  di  sentire ancora i  suoi  SHHT o i  suoi  rimproveri  per richiamare qualcuno per nome, troppo distratto in chiacchiere con il vicino di strumento, per accorgersi del maestro pronto ad iniziare una nuova canzone. Ed anche i suoi : “ Speta speta, scusa ma nu gatu pu la parte dasunar…..”

Tutto questo è solo una piccola parte di quello che era il nostro Tiz,un vulcano di idee, passione e voglia di fare. La sua dedizione, il suo rigore, il suo impegno ed il suo amore per lamusica per noi devono essere un esempio. Ora quella sedia rossa, la sua sedia personalizzata che spesso è stata protagonista di molte sue cadute causa il vizio di dondolarsi sempre su due gambe, rimarrà vuota in sede…. Tiz se ne è andato e con lui si è spenta anche una parte di tutti coloro che l’hanno conosciuto. Di  lui  però  ci  resterà  un  ricordo  forte,  un  pilastro  a  cui  ci aggrapperemo e che rimarrà sempre nel nostro cuore.  Grazie di tutto Tiz non ti dimenticheremo…..

Flavia

2 GIORNI DI FESTA A CADERZONE

Digressione

Sabato 4 e domenica 5 agosto 2008…

Il paese è stato protagonista dell’inaugurazione della nuova caserma dei vigili del fuoco e per l’occasione si sono riuniti ben quattro complessi bandistici. I gruppi si sono esibiti in uno splendido concerto presso il capannone allestito per l’occasione e provenivano dall’Ungheria, dall’Austria, dall’Emilia ed ovviamente la banda di casa. Il primo ad esibirsi è stato quello proveniente dall’Ungheria; la banda NAGYVAZSONY diretta dal maestro Janos Bonaz. È un gruppo di giovani nato nel 1994 composto da 21 musicisti, ospite per la seconda volta in Italia. Il loro repertorio è caratterizzato da musiche popolari della minoranza tedesca in Ungheria e brani di musica leggera. Ringraziamo anche la banda di San Lorenzo e Dorsino che li ha accompagnati e seguiti a Caderzone.  Poi è stata la volta della Musikapelle di Weissbach – Austria diretti dal maestro Joseph Hagn. Per Caderzone rappresentano più che un corpo di bandisti, dei veri e propri amici. Ormai la loro conoscenza risale a più di 10 anni fa e gli incontri sono stati numerosi. La conoscenza infatti, è iniziata nell’autunno del 1996 quando il comune e la banda di Caderzone stringono un gemellaggio con la comunità di Weissbach, nel Salzburg in Austria e con la rispettiva Musikapelle. Comunità le nostre, dotate di molti aspetti in comune, in primis, seppur diverse, tradizioni ed usanze tipiche delle valli montane. L’ultimo scambio ha visto Caderzone in trasferta lo scorso anno nel mese di maggio, in occasione dei 100 anni di nascita della banda di Weissbach. Tutta la comunità si è prodigata per prepararci un soggiorno nelle loro case facendoci vivere da vicino quella che è la loro vita quotidiana. E’ stata una tre giorni di festa alla quale hanno partecipato inoltre, numerosi complessi bandistici e gruppi folk da varie parti d’Europa.  A Caderzone sono giunti ancora venerdì sera sfidando la neve e la pioggia,  accompagnati inoltre dal corpo di vigili del fuoco volontari giunti apposta per festeggiare i colleghi italiani. Li abbiamo accompagnati nei vari alloggi e poi abbiamo passato la serata in allegria con musica e divertimento. Sabato mattina e nel primo pomeriggio hanno potuto fare una visita nel nostro paese ed ammirare la bellezza delle nostre montagne circostanti.  terzo complesso “LA Magiostrina”, proveniva invece da Corte Maggiore (Pc) diretta dal maestro Gianluca Bondi. Il rapporto di amicizia e collaborazione tra le nostre due realtà bandistiche, è iniziato lo scorso anno con una visita a Corte Maggiore e continuerà speriamo in occasione di qualche altro piacevole incontro. Essi sono giunti a Caderzone sabato pomeriggio e sono stati accolti con uno splendido rinfresco.  Il concerto di sabato, è stato inoltre l’occasione per presentare al pubblico invitandoli ad uno ad uno sul palco, i circa 30 allievi che da lunedì hanno iniziato i corsi di solfeggio e strumento. Questo nostro ricordarli è voluto anche essere un augurio per un nuovo inizio anno strumentale affrontato con impegno e partecipazione; essi infatti rappresentano il futuro della Banda.   Infine, dopo lo scambio di doni ed i momenti ufficiali, la serata è terminata, nonostante il freddo quasi invernale, con l’esibizione della banda di casa diretta dal maestro Antonio Vergara.    La giornata di domenica, con la cornice delle nostre montagne appena appena imbiancate ed il sole che riscaldava la fresca mattinata, è partita con una splendida sfilata alle ore 10.30 alla quale vi hanno partecipato i  vigili del fuoco dei paesi di Caderzone, Bocenago, Strembo e Weissbach, i comandanti delle Giudicarie, i quattro complessi bandistici, il gruppo folk di Caderzone, le Castellane ed i mezzi dei pompieri. Poi la Banda di Weissbach ha accompagnato la S.Messa presieduta dal parroco don Augusto Tamburini e a seguire l’inaugurazione ufficiale della caserma con il taglio del nastro ed il rinfresco. Per concludere, ci siamo nuovamente trasferiti al capannone dove è stata distribuita la polenta carbonera per tutti i presenti. Infine la Banda comunale di Caderzone, ha salutato tutti con qualche pezzo musicale.

Questi due giorni sono stati davvero frenetici e pieni di cose da fare, pensare, organizzare… quindi è anche attraverso le pagine di Pentagramma che facciamo un ringraziamento particolare a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione della festa, all’allestimento dei capannoni, del palco, all’organizzazione dalla A alla Z di questa manifestazione. In questo TUTTI vogliamo comprendere quanti hanno dedicato il proprio tempo e le proprie energie per fare qualcosa per gli altri; il lavoro dietro le quinte è forse quello che meno viene riconosciuto, ma è anche quello più importante e ricco di soddisfazione. Infatti dietro ad ogni concerto, dietro ad ogni manifestazione seppur piccola, ci sta un lavoro di organizzazione e preparazione non indifferente, che permette di realizzare la serata al meglio. Ma quando di fondo ci sono collaborazione, voglia di fare, di stare in compagnia, ma soprattutto c’è passione, il lavoro diventa divertimento… questi due giorni li ricorderemo tutti con molto affetto perché sono stati anche momenti di scambio con realtà diverse dalla nostra ma sempre accomunati dall’unico linguaggio universale che è quello della musica. Abbiamo proprio vissuto quello che recita il motto dei vigili del fuoco : “Tutti per uno, uno per tutti”.

Flavia